
Citroën, airbag esplosivi: rigettato reclamo Stellantis, la class action va avanti
Se hai avuto problemi con la sostituzione dell’airbag a rischio esplosione delle auto Citroën C3 e DS3, partecipa alla class action per avere un risarcimento. Compila il form per avere tutte le informazioni sull'iscrizione all'azione di classe.
Ad aprile 2025 il Tribunale di Torino ha ammesso la class action promossa da Altroconsumo contro Stellantis N.V. e PSA Italia S.p.A., per chiedere giustizia in una vicenda che ha coinvolto oltre 170mila automobilisti italiani che non hanno potuto usare l’auto e che non hanno avuto la possibilità di cambiare rapidamente l’airbag a causa delle inefficienze della casa automobilistica. E il 25 luglio la Corte d’Appello di Torino ha rigettato il reclamo di Stellantis contro l’ammissione dell'azione. La nostra class action, quindi, va avanti.
Tutto nasce da un richiamo urgente inviato da Citroën per avvertire i proprietari che l’airbag frontale, prodotto dall’azienda giapponese Takata (poi fallita), era a rischio esplosione. Un difetto gravissimo, che poteva provocare morte o lesioni gravi, come purtroppo accaduto in Italia, ma anche in Francia, dove due milioni di auto sono state fermate per lo stesso problema con gli airbag Takata.
Altroconsumo ha inviato una lettera di diffida a PSA, il gruppo a cui appartiene il marchio Citroën, intimando di risolvere la situazione al più presto, ma così non è avvenuto.
La casa automobilistica aveva promesso un intervento tempestivo per la sostituzione del componente difettoso, ma nei fatti molti utenti sono rimasti senza auto per settimane o mesi, senza poter contare su una soluzione alternativa.
Per tutelare i diritti dei consumatori, Altroconsumo ha chiesto:
- 1.500 euro di risarcimento per danni non patrimoniali;
- 17,24 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nella sostituzione, pari al costo medio di noleggio di un’auto di piccola taglia (fino a 517,20 euro al mese).
Un automobilista che ha atteso tre mesi può ottenere oltre 3mila euro di risarcimento.
La class action è stata ammessa. Iscriviti alla nostra azione per avere tutte le informazioni utili e far valere i tuoi diritti.
Domande frequenti
Rispondiamo alle domande più frequenti sugli airbag Citroën pericolosi
Chi può partecipare all’azione di classe?
Possono partecipare alla class action tutti i proprietari di modelli di Citroën C3 e/o DS3 compresi negli elenchi delle targhe e dei numeri di telaio riportati nella comunicazione del 2 luglio 2024 presente sul sito web del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e/o destinatari della lettera raccomandata di richiamo. La partecipazione è possibile anche se si è provveduto alla sostituzione dell’airbag e si è ricevuto un rimborso da Citroën.
La partecipazione è gratuita?
Quando arriverà il risarcimento?
Quali difficoltà per gli automobilisti? I reclami raccolti
La campagna di richiamo Citroën era iniziata già a fine 2023, quando gli automobilisti avevano ricevuto una prima lettera della casa produttrice in cui veniva richiesto di portare l’auto presso un’officina autorizzata per procedere al controllo e all’eventuale sostituzione dell’airbag.
Dopo qualche mese è arrivato però un richiamo ancora più perentorio, in cui veniva chiesto di sospendere immediatamente la guida del veicolo perché in caso di incidente l’airbag, prodotto dalla società Takata, avrebbe potuto esplodere e causare gravi conseguenze. “Le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio – si spiegava nella lettera – potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggio dell’airbag con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte”.
Vista la gravità del richiamo gli automobilisti si sono dunque affrettati a chiedere la sostituzione degli airbag Takata difettosi, ma incontrando mille ostacoli (simili a quelli affrontati in passato dai possessori di alcuni modelli Chevrolet (Opel): difficoltà nel prendere appuntamento con le officine autorizzate, lunghi tempi di riparazione, mancanza dei pezzi di ricambio, problemi con la registrazione del proprio caso sul sito indicato da Citroën per avviare l’iter di sostituzione gratuita. Molti automobilisti sono quindi rimasti senza auto o sono stati costretti a pagare per noleggiarne una sostitutiva. Abbiamo dunque raccolto, tramite la nostra piattaforma Reclama Facile, i tanti reclami di chi ha dovuto subire questi disagi.
Ecco alcuni esempi:
C.R. 29 aprile 2024
“In data dicembre 2023 e poi marzo 2024 ho ricevuto la lettera per la sostituzione dell’airbag perchè difettoso. Già più volte telefonando non si riesce a prendere un appuntamento per la sostituzione. Attendo informazioni urgenti, grazie”
P.F. 15 maggio 2024
“Mia figlia ha ricevuto una lettera raccomandata avente per oggetto: Azione di richiamo per airbag Takata, con avvertimento di sospendere la guida (…). Premetto che già, con una lettera precedente (mese di novembre/dicembre 2023 non ricordo bene) era stata invitata a presentarsi presso un'officina autorizzata Citroën per procedere al controllo ed eventuale sostituzione degli airbag, senza avvertimento di sospensione della guida. Nel mese di gennaio 2024 ci siamo recati presso l'officina più vicina (...), ci hanno detto che non appena i pezzi da sostituire sarebbero arrivati ci avrebbero informati per procedere all'intervento. La domanda nasce spontanea: dopo mesi di attesa, con il rischio che gli airbag difettosi potevano già determinare gravi conseguenze, il minimo che la società PSA possa fare, è non creare ulteriori disagi alla propria utenza mettendo a disposizione un'auto sostitutiva o qualsiasi altra soluzione (…)”.