FWU in liquidazione: ritardi nelle procedure. Partite le prime comunicazioni sui rimborsi
Il gruppo assicurativo tedesco-austriaco FWU è stato dichiarato insolvente e il Tribunale del Lussemburgo ha messo la compagnia in liquidazione a inizio del 2025. Circa 120.000 i risparmiatori italiani coinvolti, con il rimborso delle polizze bloccato. Sono partite le prime comunicazioni sui rimborsi. Altroconsumo mette a disposizione i suoi consulenti per valutare la situazione.

Dopo mesi di attesa, lo scorso 10 luglio il commissario liquidatore della compagnia assicurativa FWU Life Insurance Lux S.A ha annunciato che la procedura ha subito dei significativi ritardi dovuti alla perdita del database dei clienti che è stato ora ricostruito. Questo però comporta che le comunicazioni ai clienti con l’indicazione della loro posizione creditoria stanno cominciando ad arrivare in questi giorni di fine luglio a pochi fortunati, ma poi a poco a poco arriveranno a tutti gli altri nei prossimi mesi. Queste comunicazioni sono importanti perché sono il primo necessario step per poter partecipare alla procedura liquidatoria. Ritardi dunque nella procedura di liquidazione ma anche la buona notizia che ci sarebbero fondi sufficienti per liquidare tutti i 250.000 clienti colpiti dal default. Occhio dunque alle comunicazioni in arrivo nei prossimi mesi.
FWU: un caso scoppiato a luglio 2024
Dopo la vicenda italiana di Eurovita nel 2023, un’altra compagnia assicurativa (questa volta tedesca) ha messo in difficoltà molti consumatori italiani. Il caso è scoppiato a luglio 2024 quando molti risparmiatori italiani hanno scoperto di avere in mano delle polizze assicurative emesse da una compagnia dichiarata insolvente. Si tratta del gruppo assicurativo tedesco-austriaco FWU la cui capogruppo tedesca FWU AG è stata dichiarata insolvente dal Tribunale di Monaco di Baviera il 19 luglio 2024 con la nomina di un amministratore straordinario.
Il 31 gennaio è arrivata la notizia che il Tribunale del Lussemburgo su richiesta di CCA (Commissariat aux Assurances, l’Autorità di controllo del mercato assicurativo lussemburghese) ha dichiarato lo scioglimento e la liquidazione della compagnia assicurativa FWU Life Insurance Lux S.A alla quale erano stati dati sei mesi di tempo per risollevarsi dalla sua situazione critica. Ma i sei mesi non sono bastati e il piano di risanamento è fallito. Per questo l’Autorità ha chiesto lo scioglimento e la liquidazione della compagnia assicurativa. E il 31 gennaio il Tribunale del Lussemburgo ha emesso la sentenza di liquidazione diventata definitiva il 19 febbraio 2025.
Torna all'inizioLe ragioni dell’insolvenza
Quali siano esattamente le cause del tracollo del gruppo FWU, che in Italia ha il quartier generale a Milano, ancora non è chiaro. Qualcuno ha parlato di problemi dovuti ai tassi di interesse, ma l’ipotesi più plausibile è quella di un forte indebitamento. L’amministratore straordinario nominato in Lussemburgo avrebbe dovuto trovare una soluzione a questi problemi in sei mesi. Così non è stato e quindi si è arrivati alla decisione di liquidazione il 31 gennaio 2025. Ora spetterà al Tribunale lussemburghese decidere e dare quindi i dettagli per soddisfare i creditori, assicurati compresi.
I clienti avranno tre anni di tempo per insinuarsi al passivo; il liquidatore nominato dal Tribunale informerà i creditori del loro presunto credito (avrebbe dovuto farlo nei primi sei mesi quindi entro quindi il 31 luglio 2025 ma inizierà da quella data ad inviare le lettere che poi gradualmente riceveranno tutti i clienti). Nella lettera ci sarà una dichiarazione di credito precompilata (con l'indicazione dell'importo della domanda ammissibile) e una nota informativa. I clienti devono firmare la dichiarazione di credito e restituirla entro e non oltre il 31 gennaio 2028, a pena di decadenza.
Torna all'inizioLa situazione italiana
Il gruppo FWU ha venduto prodotti assicurativi vita in Francia, Olanda, Austria, Germania, Spagna, Lussemburgo ed anche in Italia dove si contano 120.000 risparmiatori coinvolti per un totale di 360 milioni di euro raccolti dall’assicurazione. Soprattutto in Lombardia e Veneto. Per la maggior parte si tratta di polizze vita Unit Linked il cui capitale è indicizzato al valore di altri fondi di investimento. Un prodotto assicurativo particolare, sicuramente più rischioso di altri prodotti assicurativi e che quindi avrebbe dovuto essere venduto solo a clienti “esperti” dopo un’attenta profilatura e una valutazione del rischio.
Chi vendeva queste polizze in Italia?
La società vendeva in Italia polizze attraverso dei mediatori e dei broker assicurativi. Nei mesi scorsi si era anche parlato di offerte poco trasparenti di questi prodotti venduti dai consulenti assicurativi come polizze ad alto rendimento e basso rischio quando in realtà si tratta di prodotti assicurativi altamente rischiosi. Qualche consulente millantava anche che si potesse riscattare la polizza in qualsiasi momento mentre lo si può fare solo dopo aver pagato un certo numero di premi annui (in molte polizze almeno 5). A differenza di Eurovita quindi non si tratta di prodotti venduti da banche o da altre assicurazioni italiane.
Torna all'inizioCosa succede ora ai risparmiatori
Il 5 febbraio sono arrivate le prime informazioni dal Lussemburgo; il quadro non è ancora completo ma possiamo ricostruire la situazione attuale.
- È stato nominato il liquidatore e sarà lui a occuparsi dell'organizzazione della liquidazione.
- Si rassicurano i clienti assicurati e i beneficiari delle polizze che la liquidazione della compagnia non comporta la perdita totale dei loro risparmi. Questo fa intendere che ci siano quindi fondi disponibili per il pagamento ai clienti, come ha confermato qualche giorno fa il commissario. In effetti si sottolinea anche che il patrimonio della compagnia sarà distribuito in maniera equa e privilegiata agli assicurati.
- A proposito di rimborsi, ricordiamo che il cliente non avrà il rimborso dei premi versati ma il rimborso (che potrebbe essere anche parziale) del valore della sua polizza oggi. O meglio la sentenza ha fissato al 22 luglio 2024 la cessazione dei pagamenti. Questa fa supporre che a questa data debbano essere calcolati i valori di rimborso delle polizze.
- Per conoscere i dettagli pratici del rimborso occorrerà aspettare: come abbiamo detto a partire da fine luglio e nei prossimi mesi agli interessati (creditori noti ed identificabili) verrà inviata dal liquidatore un documento di credito dei libri sociali e una dichiarazione di reclamo precompilata. Ovviamente la comunicazione avverrà all’ultimo indirizzo noto dell’assicurato. E arriverà per posta.
- Nella stessa comunicazione i clienti saranno informati di tutti i dettagli pratici per ottenere il pagamento.
- Quindi gli assicurati avranno tempo fino al 31 gennaio 2028 per inviare al liquidatore una dichiarazione di sinistro. Dopo si perderà il diritto al rimborso.
- Se i clienti non ricevono una lettera al proprio domicilio entro il 31 luglio 2025 (ad esempio a causa di un recente cambiamento di indirizzo), possono inviare la loro dichiarazione di credito al liquidatore utilizzando, preferibilmente, il modulo messo a disposizione sul sito internet del liquidatore.
- Per ulteriori informazioni, i clienti possono contattare FWU Life Insurance Lux S.A., per l’Italia l’indirizzo dedicato è info.it@fwulifelux.com. Inoltre nei prossimi giorni saranno ripristinati i sistemi informativi della compagnia assicurativa per permettere ai clienti di verificare la loro situazione.
- Si sottolinea anche che pur essendoci questo termine di tre anni per inviare la dichiarazione di sinistro i primi rimborsi possono avvenire anche prima di tale data. Questo quindi fa pensare che ci saranno rimborsi a date prestabilite senza aspettare che tutti facciano le loro richieste. I rimborsi potrebbero avvenire anche prima di tre anni. La procedura per arrivare ai rimborsi non è così semplice.
- A fine settembre sarà attivata una piattaforma che permetterà agli assicurati di avere risposte rapide ai loro dubbi. Appena avremo maggiori informazioni vi avviseremo.
Una procedura molto complessa
- In effetti la procedura prevede che sia il Giudice Curatore a verificare le richieste per la loro ammissibilità al rimborso. Quindi periodicamente gli elenchi dei nomi dei creditori ammessi e gli importi riconosciuti saranno depositati presso la cancelleria del Tribunale distrettuale di Lussemburgo, seconda sezione, nei primi dieci giorni del mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre.
- I creditori quindi potranno fare un’ispezione e anche sporgere reclamo rispetto agli importi indicati negli elenchi.
- Il reclamo si fa in cancelleria del Tribunale e deve essere confermato entro tre giorni mediante lettera raccomandata indirizzata al liquidatore.
- Le lettera di reclamo deve contenere, le generalità dell’assicurato, la dichiarazione di debito ricevuta dal liquidatore, la somma che invece vorrebbe ottenere e i documenti e le prove che sostengono il suo reclamo. Sarà il liquidatore a decidere sull’ammissibilità del reclamo stesso.
- Decorso il termine di dieci giorni per proporre reclamo, i reclami dichiarati ammissibili e anche i rimborsi che non hanno avuto un reclamo o non sono stati accettati, sono ammessi definitivamente nel verbale sottoscritto dal curatore e dal giudice commissario.
- Il curatore informerà i creditori mediante lettera raccomandata all'indirizzo indicato nella dichiarazione di debito altrimenti al loro ultimo indirizzo conosciuto.
- Se i creditori non procedono a risposta alla raccomandata nel termine di 40 giorni dalla data di invio, la dichiarazione di debito in questione è da ritenersi definitivamente respinta. Quindi occhio a rispondere per tempo.
- Non è possibile opporsi alle decisioni del curatore.
- Il liquidatore presenterà al tribunale una richiesta di autorizzazione a procedere al pagamento. Avutala si procederà al pagamento entro 4 mesi dall’autorizzazione. In caso di ritardi non attribuibili agli assicurati saranno riconosciuti gli interessi. I pagamenti, quindi saranno fatti a tappe, periodicamente.
Il supporto di Altroconsumo
FWU è un gruppo internazionale, le Autorità di vigilanza coinvolte sono tante e la situazione è complicata. I risparmiatori italiani possono rivolgersi ad Altroconsumo per avere più informazioni sulla situazione e capire cosa si può fare. In particolare, gli elementi da valutare sono diversi.
- Chi ha emesso la polizza. Nel caso della compagnia austriaca l’attività di pagamento è attiva (la compagnia ha risolto i suoi problemi) e quindi ci potrebbero essere gli estremi per chiedere il rimborso del capitale.
- Leggere le condizioni di polizza per capire quali sono le regole per il riscatto (cioè il rimborso prima della scadenza della polizza) e per la sospensione dei pagamenti. L’insinuazione al passivo avverrà non sulla base dei premi pagati ma sulla base del valore della polizza oggi.
- A breve arriverà a ogni interessato una lettera dal liquidatore; vanno controllate bene tutte le informazioni.
Sei uno dei risparmiatori italiani che ha in mano una delle polizze della compagnia tedesca FWU? Contattataci per avere supporto. Per farlo puoi richiedere una consulenza gratuita attraverso l'apposito form.
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