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Integratori detox: una bufala o funzionano veramente?

Gli integratori detox promettono di depurare l’organismo dalle sostanze tossiche con cui veniamo a contatto: ma quanto c’è di vero? Adottare e mantenere uno stile di vita sano e attivo favorisce la naturale disintossicazione dell'organismo. Non abbiamo bisogno di nient’altro.

Con il contributo esperto di:
27 dicembre 2024
Integratori detox

I prodotti “detox” vanno molto di moda: leggendo quanto promettono, sembra che per stare in salute ci si debba per forza “disintossicare”, molto spesso senza avere la chiara idea di che cosa dobbiamo allontanare. Ma è proprio così?

Abbiamo effettuato una ricerca in rete per scoprire che cosa contengono gli integratori che si propongono per questo scopo e come si presentano. Ecco tutto quello che c’è da sapere. 

 

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Il Concetto di "Detox": Mito o Realtà?

Il termine “Detox” è diventato molto popolare nell’ambito di salute e benessere. Ma che cosa significa esattamente?

Detox significa disintossicazione: si tratta dell’abbreviazione del termine inglese “detoxification”, la cui traduzione letterale è “disintossicazione”. Si riferisce a un processo, cioè, che prevede l'uso di particolari prodotti o di specifici regimi alimentari per cercare di liberare l'organismo dalle cosiddette "tossine", cioè sostanze di scarto che si originano nell’organismo, soprattutto accumulate in seguito a un periodo di alimentazione e stile di vita poco equilibrato, oppure provenienti dall’ambiente o dagli alimenti.

Ma a cosa serve il detox? L'idea di fondo, condivisa da molti, è che l’accumulo di queste tossine possa essere dannoso per la salute e quindi, di tanto in tanto, vi sia la necessità di intervenire per eliminare i "rifiuti tossici" dall’organismo, rendendolo più “puro”, per stare meglio e prevenire le malattie.

Un integratore detox o integratori depurativi, o meglio, che si dichiarano tali, se ne vendono molti, soprattutto sul web. Vengono promossi dalla pubblicità soprattutto dopo i periodi delle feste, in cui capita di mangiare troppo e in maniera scorretta, allo scopo di eliminare dopo gli eccessi le “tossine” accumulate. Ma davvero abbiamo la necessità di acquistare questi prodotti? Torna all'inizio

Integratori detox: cosa promettono?

Se effettuiamo una ricerca in rete inserendo i termini “integratori detox”, i prodotti che ci appaiono sono molto numerosi, così come le sostanze utilizzate al loro interno, principalmente piante, a cui si attribuiscono gli effetti vantati. I prodotti sono venduti in formati diversi: compresse, bottigliette o bustine filtro per la preparazione di tisane.

Gli integratori che si propongono come “detox” dichiarano di avere una funzione depurativa, cioè di facilitare la depurazione fisiologica dell’organismo aiutandolo a eliminare le tossine accumulate e favorendo un generale senso di benessere.

Gli effetti vantati di “depurazione” riguardano principalmente due ambiti:

  • alcuni prodotti promettono di favorire il drenaggio dei liquidi corporei e la diuresi, eliminando i liquidi in eccesso, quindi agendo contro senso di gonfiore, pesantezza e inestetismi (cellulite);
  • altri invece si propongono di “favorire la funzionalità epatica”, cioè di aiutare il fegato sia a purificarsi sia a disintossicare il corpo dalle sostanze nocive. Spesso oltre all’azione benefica sul fegato, questi prodotti si vantano di alleviare disturbi digestivi (per esempio digestione difficile, gonfiore).
  • altri ancora si pubblicizzano come efficaci nell’intrappolare le “tossine”, evitando così che possano essere assorbite dall’organismo.
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Depurare l’organismo è possibile?

Il concetto di “purificazione” non è nuovo, si ritrova in molte antiche religioni, e fa riferimento alla credenza istintiva che abbiamo secondo la quale tutti i malanni sono causati da "tossine" e quindi per stare bene bisogna eliminarle.

Si può depurare l’organismo? Certo, depurare l’organismo è possibile, ma non come ci fanno pensare i produttori di integratori. Vediamo come e, prima di tutto, da che cosa il corpo dovrebbe disintossicarsi.

Da cosa dobbiamo depurarci?

Nella pubblicità, i prodotti detox vengono presentati come in grado di “depurare” l’organismo, eliminando così dal corpo le “tossine”, vale a dire le sostanze dannose. Ma che cosa sono di preciso queste tossine e come entrano nell'organismo?

In realtà spesso non è molto chiaro quali siano le sostanze dalle quali dovremmo liberarci. Da quello che si intuisce osservando come questi prodotti sono proposti, possiamo dividere queste sostanze in due categorie principali:
  • tossine interne, cioè prodotti di scarto che si formano all’interno dell'organismo durante il normale metabolismo. Esse comprendono quindi i sottoprodotti “naturali”: per fare qualche esempio, lo sono l'urea (che è il prodotto finale del metabolismo delle proteine, eliminata con le urine), la bilirubina (che deriva dalla degradazione dei globuli rossi ed è espulsa soprattutto con le feci), ma anche i radicali liberi, (prodotti dal metabolismo cellulare);
  • tossine che provengono dall'esterno, che entrano nel corpo attraverso gli alimenti, bevendo, respirando o che vengono assorbite attraverso la pelle. Queste sostanze possono includere ad esempio i pesticidi, i metalli pesanti (come il mercurio presente nei pesci, il piombo proveniente dai gas di scarico delle automobili e dall'inquinamento atmosferico), l'alcol, le sostanze chimiche contenute nei prodotti del tabacco e nei farmaci, ma anche nei prodotti per la casa come i detersivi per il bucato e nei prodotti di bellezza come i prodotti per il corpo e il trucco.

Possiamo aiutare l’organismo con diete, alimenti specifici o integratori?

Dato che il nostro corpo è progettato e assolutamente attrezzato per disintossicarsi, l’idea del “detox”, cioè di un qualcosa che dovremmo assumere per depurare l’organismo, non ha quindi senso.

Non esistono solo integratori “detox” ma sul web fioccano consigli anche su come depurare l’organismo con diete disintossicanti, soprattutto per recuperare dopo un periodo di eccessi alimentari e alimentazione scorretta.

Le diete "detox", di durata variabile da 24 ore a qualche settimana, prevedono in generale di digiunare per brevi periodi e/o di consumare una gamma limitata di alimenti puntando soprattutto su frutta e verdura, escludendo quelli che si ritiene contengano sostanze tossiche, come gli alimenti trasformati, contenenti caffeina, sale, zucchero, alcol, ma a volte anche cereali contenenti glutine e i latticini.

Questi regimi promettono di migliorare lo stato di salute in generale, di recuperare le energie, di correggere periodi di sregolatezza alimentare e di perdere rapidamente peso.

L’analisi degli studi scientifici rivela tuttavia che non vi sono prove a sostegno dell'uso delle diete disintossicanti: nessuna dieta riesce a eliminare le tossine, né quelle che introduciamo dall’esterno né quelle che produciamo internamente.

Può capitare, dopo una dieta detox, di sentirsi più in forma e di perdere qualche chilo, soprattutto se veniamo da periodi in cui abbiamo esagerato a tavola, ma questo perché, dopo giorni di dieta scorretta, già solo mangiare molta frutta e verdura e digiunare un po’ ci fa stare meglio. I chili persi, poi, molto probabilmente verranno ripresi in breve tempo. Il punto è che dovremmo sempre seguire una dieta varia ed equilibrata, anziché mangiare in modo sregolato per poi ricorrere ai 3 giorni di detox per riparare. Quello che bisogna fare è far sì che il nostro organismo possa sempre lavorare nelle migliori condizioni e ciò si ottiene solo con uno stile di vita sano e attivo.

Allo stesso modo non esistono alimenti “miracolosi” che possano assolvere alla funzione “detox”: sono ritenuti efficaci, per esempio, limone, zenzero, curcuma, mela verde, finocchi, asparagi…quello che conta però è l’alimentazione nel suo insieme, che dev’essere varia ed equilibrata, e non il singolo alimento.

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Principali Ingredienti degli Integratori Detox

Abbiamo selezionato le sostanze che si trovano più frequentemente in questi prodotti detox o meglio, alle quali viene attribuito l’effetto “detox” e, per ciascuna, abbiamo verificato la letteratura scientifica sul tema, per capire se vi sono prove che il loro utilizzo possa essere effettivamente utile. Potrebbero aiutare l’organismo a svolgere ancora al meglio la “disintossicazione”? Possono essere definiti "farmaci disintossicanti"? Vediamo più in dettaglio le sostanze.

Sostanze usate per migliorare la funzionalità del fegato

Tra le principali sostanze utilizzate nei detox soprattutto per aiutare la funzione epatica troviamo il cardo mariano, il carciofo e il tarassaco. vediamo le caratteristiche di ognuno.

Cardo mariano (Silybum marianum)

Il cardo mariano, che troviamo in diversi integratori (Detox goovi, Kilocal detox, LongLife Cardo Mariano), è diffuso ovunque nel mondo e viene utilizzato storicamente per alleviare i disturbi del fegato e della cistifellea.

Come anche riporta il Centro nazionale per la salute complementare e integrativa dell’Istituto nazionale per la salute statunitense, non vi sono prove chiare a sostegno dei benefici che apporterebbe al fegato: i risultati degli studi clinici sono infatti contrastanti, a causa della loro bassa qualità metodologica, del numero ridotto di pazienti coinvolti, delle differenze nei livelli di dose e nella durata del trattamento.

Anche l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), nella sua valutazione su questa pianta, ha concluso che non vi sono prove sufficienti che il cardo mariano possa portare vantaggi. Secondo l’agenzia, però, per il fatto che ne è dimostrato un utilizzo tradizionale di lunga data (almeno 30 anni), usato come medicinale vegetale può essere considerato efficace nell’alleviare i disturbi digestivi e nell’aiutare la funzionalità epatica.

In attesa della definizione a livello comunitario delle diciture relative alle sostanze vegetali che è possibile riportare sulle confezioni di alimenti e integratori, il Ministero della Salute ha approvato per il cardo mariano i seguenti claims: funzione epatica, funzione digestiva, funzioni depurative dell’organismo. I claims fanno riferimenti a effetti fisiologici (cioè di mantenimento delle funzioni dell’organismo, e non a proprietà di cura o prevenzione delle malattie).

Carciofo (Cynara scolymus)

Come per il cardo mariano, non vi sono prove che il carciofo (presente, ad esempio, in integratori quali Kilocal detox, Swisse detox, Collistar Integra Detox) possa apportare benefici al fegato.

Anche questa pianta viene utilizzata anche in farmaci vegetali e, come riporta l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), sebbene non vi siano prove sufficienti che il carciofo possa alleviare i sintomi dell'indigestione (perché gli studi arruolano troppe poche persone e sono di breve durata), sulla base del loro uso “tradizionale" di lunga data, questi preparati a base di carciofo possono essere utilizzati negli adulti per attenuare disturbi digestivi come indigestione con sensazione di pienezza, gonfiore e flatulenza.

Per il carciofo, in attesa della definizione dei claims sulle sostanze vegetali a livello comunitario, il Ministero della Salute ha approvato, tra gli altri, i seguenti claims: funzione epatica, funzione digestiva, funzioni depurative dell’organismo, ma anche drenaggio dei liquidi corporei e funzionalità delle vie urinarie.

L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), invece, che verifica che le diciture su alimenti e quindi anche su integratori siano scientificamente fondate, ha bocciato per il carciofo i claims seguenti: favorisce l'eliminazione renale dell'acqua e utilizzato per il drenaggio dell'organismo, perché, sulla base delle prove scientifiche valutate, questi effetti fisiologici non sono stati considerati come effetti positivi sulla salute. Come spesso accade, ministero ed Efsa si trovano in disaccordo sugli slogan concessi.

Tarassaco o dente di leone (Taraxacum officinale)

Originario dell'Europa ma presente in tutte le regioni temperate dell'emisfero settentrionale, il dente di leone (si può trovare, ad esempio, in Drenaslim Deto, Naturmil Carciofo + Tarassaco, Pharmalife Tarassaco 100 %), viene pubblicizzato soprattutto per disintossicare il fegato ma anche come diuretico.

Come anche riporta il Centro nazionale per la salute complementare e integrativa dell’Istituto nazionale per la salute statunitense, non esistono prove scientifiche convincenti a sostegno dei possibili effetti di questa erba nei confronti di qualsiasi condizione di salute. Nonostante ciò, possibili effetti di questa erba nei confronti di qualsiasi condizione di salute. Nonostante ciò, come riporta l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), il tarassaco è utilizzato sulla base del suo utilizzo di lunga data, anche come medicinale vegetale tradizionale per lievi disturbi digestivi (sensazione di pienezza addominale, flatulenza, digestione lenta) e per aumentare la quantità di urina in caso di disturbi urinari.

In attesa della definizione dei claims sulle sostanze vegetali a livello europeo, gli effetti che in Italia è possibile attribuire al tarassaco, tra gli altri, sono: funzione epatica, funzione digestiva, funzioni depurative dell’organismo, drenaggio dei liquidi corporei, funzionalità delle vie urinarie.

Sostanze che aiutano i reni (diuresi)

Le sostanze principalmente utilizzate negli integratori detox per aiutare l’eliminazione delle urine sono la betulla, il sambuco e il tè verde. Vediamo le caratteristiche principali.

Betulla (Betula pendula, Betula pubescens)

Come anche riporta l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), non vi sono prove scientifiche a supporto dell’utilità delle foglie di betulla nel favorire l’eliminazione di liquidi (esistono pochi studi clinici, condotti con numeri molto bassi di pazienti). Sulla base del loro uso “tradizionale, in commercio è però possibile trovare farmaci vegetali contenenti betulla, ritenuti efficaci nell’incrementare la produzione di urina.

In attesa della definizione dei claims sulle sostanze vegetali a livello europeo, secondo le linee guida del Ministero della Salute, gli effetti fisiologici che possono essere attribuiti alla betulla sono: drenaggio dei liquidi corporei, funzioni depurative dell’organismo e funzionalità delle vie urinarie.

Possiamo trovare la betulla, ad esempio, negli integratori: Equilibra detox, Salus detox bio, Herbal Gem Drenalinfa Bio Detox.

Sambuco (Sambucus nigra)

Il sambuco cresce nelle zone più calde dell'Europa, del Nord America, dell'Asia e dell'Africa settentrionale. Veniva tradizionalmente usato nella medicina popolare, oltre che per trattare raffreddori e influenza, anche come lassativo e diuretico. Come anche riporta l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), non ci sono però prove sufficienti per dimostrare che il sambuco sia effettivamente utile per qualsiasi tipo di disturbo.

In attesa della definizione dei claims sulle sostanze vegetali a livello europeo, l’effetto relativo al concetto di detox che è possibile riportare sulle confezioni o nella pubblicità dei prodotti contenenti sambuco, secondo le linee guida del Ministero della Salute, è drenaggio dei liquidi corporei.

Alcuni integratori detox in cui è presente sono: Plus tisana detox Coop, L’Angelica Drena Detox, Vitarmonyl Total Detox 24h.

Tè verde (Camellia sinensis)

Il tè verde (presente, per esempio, nei prodotti Aquilea Detox, Bottega Verde Detox & Slim, Marco Viti Drenante Forte), si ottiene dalle foglie essiccate della stessa pianta da cui si ricava anche il tè tradizionale ma, anziché fatte fermentare, le foglie in questo caso sono solo cotte a vapore.

Gli effetti attribuiti al tè verde sono molti: si dice che abbia effetti benefici sulla perdita di peso, che prevenga le malattie cardiovascolari e che, come in questo caso, favorisca l’eliminazione dei liquidi in eccesso, effetto che avrebbe in virtù dell’effetto diuretico della caffeina contenuta.

Come anche riporta il Centro nazionale per la salute complementare e integrativa dell’Istituto nazionale per la salute statunitense, non è ancora possibile, però, giungere a conclusioni definitive sull'utilità di questa pianta per la maggior parte degli scopi per cui viene utilizzata.

In attesa della definizione dei claims sulle sostanze vegetali a livello europeo, per il tè verde il Ministero della Salute ha approvato, tra gli altri, il claim drenaggio dei liquidi corporei, che può quindi essere riportato sulle confezioni degli integratori in cui questa pianta è presente.

Quello che si evince dalla letteratura scientifica sul tema è che, in generale, nessuno studio ha mai dimostrato che queste piante possano essere più efficienti nel depurare e detossificare rispetto a quanto già fa il nostro organismo.

Sostanze che catturano le tossine

Le sostanze principalmente utilizzate negli integratori detox per catturare le tossine sono il carbone attivo e l'alga spirulina. Ecco le caratteristiche principali

Carbone attivo

Il carbone attivo è solitamente ricavato dal carbone di legna, che viene poi appositamente trattato in modo da riuscire ad assorbire sostanze liquide o gas. Può aiutare a ridurre l'eccessiva flatulenza dopo aver mangiato, tant’ è che in Europa è consentito riportare questa indicazione sulle confezioni degli integratori che lo contengono (ad esempio, si trova in Equilibra Carbone vegetale, HerbAmour Detox Carbon Active, Nutrimea Carbone attivo vegetale bio).

A dosi di gran lunga superiori rispetto agli integratori, il carbone attivo può essere consigliato dal medico in caso di gravi intossicazioni (per esempio da funghi e da alcuni farmaci), per ridurre l’assorbimento di sostanze tossiche ingerite.   Il carbone attivo viene pubblicizzato spesso anche come aiuto per “purificare” l'organismo, facilitando l’eliminazione di generiche tossine. Non esistono tuttavia prove scientifiche solide a sostegno di usi diversi da quelli sopra indicati.

Alga spirulina (Arthrospira platensis)

Viene spesso definita una microalga, ma in realtà “spirulina” è il termine dato ai cianobatteri del genere Arthrospira, che si trovano nelle acque delle zone intertropicali (ad esempio Etiopia, Messico, Perù, India, Thailandia) e che formano filamenti a spirale di colore verde-blu. Le proprietà attribuite alla spirulina sono le più svariate: è consigliata, per esempio, come “detox” perché favorirebbe l’eliminazione dei metalli pesanti dall’organismo legandoli a sè e, per la sua attività antiossidante, neutralizzerebbe i radicali liberi; è proposta anche per i suoi benefici sulle ossa, sul sistema immunitario, sul colesterolo, sulla forza muscolare, sulla pelle e capelli, sul fegato, sulla pressione alta. Alla spirulina vengono attribuite quindi le più svariate proprietà, ma non vi sono evidenze scientifiche che confermino queste ipotesi. Il Ministero della salute autorizza a suggerire che sia utile solo come ricostituente. Troviamo la spirulina in diversi integratori, ad esempio in Equilibra spirulina Bio, Agro Iniziative Spirulina Metal Detox Bio, Bottega Verde Detox & Slim Spirulina.

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Quando (e se) usare un integratore detox

L’utilizzo di prodotti detox è del tutto inutile: il nostro corpo è progettato e assolutamente attrezzato per disintossicarsi, per cui l’idea del “detox”, cioè di un qualcosa che dovremmo assumere per depurare l’organismo, è priva di senso. 

Lo stesso discorso vale per i prodotti detox che si acquistano in farmacia, che contengono le stesse sostanze presenti negli integratori. Non esistono quindi piante né altre sostanze “miracolose”: quello che si evince dalla letteratura scientifica sul tema è che, in generale, nessuno studio ha mai dimostrato che tutte le sostanze sopra elencate possano essere più efficienti nel depurare e detossificare rispetto a quanto già fa il nostro organismo. L’adozione e il mantenimento di uno stile di vita sano e attivo sono il modo più efficace per favorire la naturale disintossicazione dell'organismo. Non abbiamo bisogno di nient’altro.


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Rischi e controindicazioni nell’utilizzo di integratori depurativi

Nelle pubblicità presenti in rete questi prodotti vengono spesso presentati come scelte sicure e prive di effetti collaterali, sottolineando la derivazione 100% naturale degli ingredienti. Va sottolineato che affermazioni simili non rispettano la legge che disciplina gli integratori alimentari (Decreto legislativo 169/2004), che stabilisce che la pubblicità dei prodotti contenenti come ingredienti piante o altre sostanze comunque naturali non deve indurre a far credere che, solo per effetto di tale derivazione, non vi sia il rischio di incorrere in effetti collaterali indesiderati. 

Gli integratori, infatti (sia quelli “depurativi” che non), non sempre sono innocui: potrebbero provocare reazioni avverse (per esempio, per il tè verde e la spirulina sono descritti in letteratura alcuni casi di danni al fegato) e potrebbero interagire tra loro e con i farmaci, perché sono in grado di influenzare il modo in cui i farmaci vengono assorbiti ed eliminati dall’organismo. Specialmente quando sono utilizzati per un lungo periodo, gli integratori possono determinare una maggiore concentrazione di farmaco nel sangue, aumentando così il rischio di tossicità, e possono renderlo inefficace o al contrario potenziarne l’effetto. 

Purtroppo per gli integratori, tranne in alcuni casi specifici, non vi è l’obbligo da parte delle aziende di indicare quali siano i possibili effetti collaterali e le interazioni da evitare con altri integratori e con i farmaci. Le informazioni scientifiche su efficacia e sicurezza sono limitate poiché, al contrario di quanto previsto per i farmaci, gli integratori non devono presentare studi clinici per essere immessi sul mercato. Devono essere quindi assunti con cautela, soprattutto da chi è in terapia con più farmaci. Gli integratori sono utili se servono appunto a “integrare” una sostanza di cui è stata accertata la reale carenza. Diversamente, se ne può fare a meno.

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Depurare l’organismo senza integratori

L'organismo in realtà è molto ben attrezzato per eliminare da solo le sostanze indesiderate. Il corpo, infatti, è già dotato di un sistema di disintossicazione, in azione 24 ore su 24. Esso infatti filtra, scompone ed espelle costantemente i prodotti di scarto come l'alcol, i farmaci, i prodotti della digestione, le cellule morte, le sostanze chimiche provenienti dall'inquinamento.

Il sistema di disintossicazione dell'organismo comprende il fegato e i reni, coadiuvati dai polmoni, dal sistema linfatico, dall’intestino e dalla pelle, che "disintossicano" continuamente l'organismo. Le tossine sono potenzialmente pericolose per la salute umana, per cui devono essere trasformate ed espulse attraverso l'urina, le feci, la respirazione o il sudore.

Il fegato, tra le numerose funzioni che svolge, scompone le sostanze nocive trasformandole in sostanze più maneggevoli, che vengono poi filtrate dai reni ed eliminate con le urine. Per esempio, il fegato demolisce l’alcol ingerito: l’alcol viene convertito dapprima in acetaldeide (una sostanza tossica che può danneggiare col tempo le cellule) che viene subito trasformata in acetato (sostanza più stabile), il quale è poi trasformato in acqua e anidride carbonica, sostanze che il nostro corpo può tollerare. Anche l'apparato digerente espelle le sostanze di rifiuto attraverso i movimenti intestinali; i polmoni invece emettono l'anidride carbonica in eccesso. Se siamo in salute, quindi, l'organismo già si disintossica in maniera regolare ed efficace.
 
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