Treni: chiediamo i rimborsi

Aderisci alla nostra azione per avere un sistema di indennizzo più equo ed efficiente in caso di ritardi e cancellazioni. Grazie alle firme raccolte, le nostre richieste di aumento dei rimborsi sono approdate alla Camera e sono state inserite in una proposta di legge. Continuate a sostenerci, firmando la petizione.


La nostra recente indagine sulla puntualità ferroviaria dimostra che i treni Frecciarossa hanno in media il 31% di ritardo, vanno un po' meglio quelli di Italo (20%). Il servizio ferroviario è inadeguato da anni, lo sanno bene i pendolari dei regionali, ma da tempo i disagi colpiscono anche i treni di fascia più alta, come quelli veloci e molto più costosi. A fronte di tutti questi ritardi e cancellazioni, i cittadini ricevono rimborsi miseri, visto che Trenitalia ha pensato bene di alzare le soglie del ritardo per il quale è previsto l'indennizzo. L'Alta Velocità, ormai, può permettersi ritardi da vagone di terza classe, che al massimo coprono il 50% del biglietto (ma solo se il ritardo è di almeno due ore). Inoltre con le regole attuali solo per una piccola parte dei treni in ritardo è garantito un ristoro, mentre non è previsto nulla per la maggioranza dei convogli fuori orario, quelli sotto la soglia dei 30 minuti: lo rivela la nostra ultima inchiesta sulla puntualità ferroviaria.

La sequela di ritardi, disservizi e guasti del sistema ferroviario italiano prosegue da tempo e nell'ultimo anno si è aggiunta una serie di problematiche legate ai  numerosi cantieri programmati tra il 2025 e il 2026. I lavori alle infrastrutture sono necessari e improcrastinabili, ad oggi infatti i Frecciarossa si arenano negli snodi ferroviari strategici, come Roma Termini, perché non esistono stazioni dedicate alla sola rete veloce ad eccezione di Bologna. Questi lavori, però, essere fatti nei tempi e nei modi che consentano agli utenti di fruire del servizio con i minori disagi possibili, non possono essere sempre e solo i passeggeri a pagare i disservizi  sulla rete.

Per questo chiediamo per i passeggeri indennizzi  più alti, più semplici da ottenere e commisurati ai disservizi subiti. #rimborsigiusti

 

Abbiamo chiesto alle Autorità italiane ed europee un innalzamento delle percentuali di indennizzo e l’abbassamento della soglia di ritardo dopo il quale deve scattare il diritto all’indennizzo. Il sistema dei rimborsi previsto dall’attuale Regolamento Ue n. 782/2021  dimostra tutta la sua inadeguatezza a compensare in modo equo i passeggeri.

In particolare, chiediamo che gli indennizzi siano più alti e che scattino per ritardi più brevi, quindi che:

  • l’indennizzo minimo per ritardi sia pari al 30% del costo del biglietto e che tale indennizzo per tutti i tipi di treno scatti dopo 30 minuti di ritardo, dopo 15 minuti per AV;
  • l’indennizzo sia pari al 50% del costo del biglietto in caso di ritardo superiore a 60 minuti, dopo 30 minuti per AV;
  • il rimborso sia pari al 100% del costo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti.

Chiediamo inoltre:

  • indennizzi erogati automaticamente, senza necessità di richiesta da parte dei passeggeri come in parte fa Trenitalia per i treni regionali;
  • la possibilità sempre per i passeggeri di scegliere tra rimborsi/indennizzi in denaro e/o in bonus.

treni in stazione