
Treni: chiediamo i rimborsi
Aderisci alla nostra azione per avere un sistema di indennizzo più equo ed efficiente in caso di ritardi e cancellazioni dei treni. Vogliamo rimborsi anche per ritardi più brevi, pari all'intero importo del biglietto nei casi più gravi e sempre automatici.
Il 2025 si è aperto con la notizia del danno causato da un pantografo alla rete aerea della stazione Centrale di Milano, che ha paralizzato di fatto l'intera rete ferroviaria lombarda e ha persino impattato su quella nazionale. Un disagio che segue a ruota una sequela di disservizi e guasti saliti agli onori della cronaca negli ultimi mesi (come dimenticare la vicenda del chiodo che avrebbe bloccato l'intera rete?) e che si aggiunge a quelli che certamente recheranno ai viaggiatori i numerosi cantieri programmati tra il 2025 e il 2026.
Ma i lavori alle infrastrutture sono necessari e improcrastinabili; ad oggi infatti i Frecciarossa si arenano negli snodi ferroviari strategici, come Roma Termini, perché non esistono stazioni dedicate alla sola rete veloce ad eccezione di Bologna. Devono però essere fatti nei tempi e nei modi che consentano agli utenti di fruire del servizio con i minori disagi possibili, non possono essere sempre e solo i passeggeri a pagare i disservizi e i disagi sulla rete.
Una recente indagine di Altroconsumo, infatti, dimostra che un terzo dei passeggeri che ha preso un treno a medio o altra velocità ha viaggiato in ritardo negli ultimi 12 mesi. Il servizio ferroviario è inadeguato da tempo, lo sanno bene i pendolari dei regionali, ma ora i disagi colpiscono anche i treni di fascia più alta. A fronte di tutti questi ritardi e cancellazioni, i cittadini ricevono rimborsi miseri, visto che Trenitalia ha pensato bene di alzare le soglie del ritardo per il quale è previsto l'indennizzo. L'Alta Velocità, ormai, può permettersi ritardi da vagone di terza classe, che al massimo coprono il 50% del biglietto (ma solo se il ritardo è di almeno due ore).
Per questo chiediamo per i passeggeri indennizzi più alti, più semplici da ottenere e commisurati ai disservizi subiti. #rimborsigiusti
Chiediamo alle Autorità italiane ed europee un innalzamento delle percentuali di indennizzo e l’abbassamento della soglia di ritardo in conseguenza della quale deve scattare il diritto all’indennizzo. Il sistema dei rimborsi e degli indennizzi previsti dall’attuale Regolamento Ue n. 782/2021 dimostra tutta la sua inadeguatezza a compensare in modo equo i passeggeri.
In particolare, chiediamo che gli indennizzi siano più alti e che scattino per ritardi più brevi, quindi che:
- l’indennizzo minimo per ritardi sia pari al 30% del costo del biglietto e che tale indennizzo per tutti i tipi di treno scatti dopo 30 minuti di ritardo, dopo 15 minuti per AV;
- l’indennizzo sia pari al 50% del costo del biglietto in caso di ritardo superiore a 60 minuti, dopo 30 minuti per AV;
- il rimborso sia pari al 100% del costo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti.
Chiediamo inoltre:
- indennizzi erogati automaticamente, senza necessità di richiesta da parte dei passeggeri come in parte fa Trenitalia per i treni regionali;
- la possibilità sempre per i passeggeri di scegliere tra rimborsi/indennizzi in denaro e/o in bonus.