Acido citrico: che cos'è, a cosa serve e come utilizzarlo in casa
Un solo prodotto tante indicazioni d’uso: brillantante, ammorbidente, anticalcare, disincrostante, disgorgante, cura lavatrice, detergente per i vetri. Si tratta dell’acido citrico: disponibile in polvere da usare tal quale o sciogliere in acqua per avere soluzioni con concentrazioni diverse ideale per diversi scopi, vediamo quali e quando invece non serve.

Economico, versatile ed ecologico, l’acido citrico è un alleato prezioso nelle pulizie di casa e non solo. Usato in cucina, nei cosmetici, nei detergenti e persino come additivo alimentare, questo composto naturale – o sintetico, ma chimicamente identico – è tornato protagonista per chi cerca alternative più sostenibili ai classici prodotti per la casa. Ma cos’è esattamente? A cosa serve? E come si usa correttamente? In questa guida rispondiamo a tutte le domande sull’acido citrico, con consigli pratici e sicuri per sfruttarlo al meglio.
Torna all'inizioChe cos'è l'acido citrico?
L'acido citrico è un composto organico, un acido tricarbossilico con formula chimica C₆H₈O₇. È un acido debole, solubile in acqua, noto per il suo sapore aspro. A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca cristallina che deve essere maneggiata con cautela. Molto diffuso in natura è possibile produrlo con reazioni di sintesi industriale. L’uso industriale dell’acido citrico è principalmente per la produzione di detergenti, prodotti farmaceutici e per la correzione del pH in preparazioni chimiche.
Differenze tra acido citrico naturale e sintetico
Non c'è nessuna differenza. Entrambe le forme sono chimicamente identiche e sicure per l'uso domestico. L’acido citrico è presente naturalmente in molti frutti, in particolare negli agrumi come limoni e arance, quello disponibile in vendita generalmente non è estratto dalla frutta che ne contiene in percentuali minime (succo di limone circa 3-7%, inferiore nel succo di pompelmo o arancia), ma è prodotto sinteticamente attraverso la fermentazione di zuccheri da parte di specifici microrganismi aerobici, come funghi o lieviti.
È pericoloso?
L'acido citrico è generalmente sicuro per l'uso domestico. Tuttavia, in concentrazioni elevate o in caso di contatto prolungato, può causare irritazioni cutanee o oculari. È consigliabile utilizzare guanti durante la manipolazione e evitare il contatto con gli occhi. Sulle confezioni capeggia il simbolo di pericolo (il punto esclamativo dentro al quadrato).
Torna all'inizioA cosa serve l'acido citrico?
L’acido citrico serve a correggere il pH e per contrastare la durezza dell’acqua, quindi è utilizzato nei cosmetici, in molti prodotti detergenti e per la cura della casa. In ambito alimentare viene spesso utilizzato come aroma, conservante, emulsionante e per correggere acidità o gusto.
Usi domestici e industriali
Grazie alle sue proprietà anticalcare e disincrostanti, l'acido citrico è ampiamente utilizzato nelle pulizie domestiche per rimuovere depositi di calcare e sporco. Essendo un prodotto acido non ha potere sgrassante anche se spesso gli viene erroneamente attribuito anche questo ruolo. In ambito industriale, trova impiego nella produzione di detergenti, cosmetici e, essendo commestibile, anche come additivo alimentare.
A cosa serve in cucina
In cucina, l'acido citrico è utilizzato come conservante naturale, regolatore di acidità e per prevenire l'ossidazione di frutta e verdura. È anche impiegato nella preparazione di marmellate, bevande e come sostituto del succo di limone.
Come usarlo per la pulizia
Consigliato per moltissimi usi l'acido citrico è efficace nella pulizia di superfici domestiche, nella manutenzione degli elettrodomestici e nella pulizia dei sanitari. Può essere utilizzato efficacemente per rimuovere calcare, pulire vetri, piastrelle. Spesso è indicato come sostituto “naturale” di ammorbidente per il bucato o brillantante, ma per questi scopi ha una efficacia che non convince.
Come usare l'acido citrico per le pulizie di casa
L’acido citrico è generalmente venduto in polvere o granuli incolore e inodore oppure in soluzione concentrata: deve essere maneggiato con cautela poiché è irritante per gli occhi. È solubile in acqua in diverse concentrazioni e a seconda dell’uso andrà fatta una soluzione più o meno concentrata. Online si trovano numerosi articoli e tutorial che illustrano i vari utilizzi dell’acido citrico, spesso facendo riferimento a concentrazioni espresse in percentuale.
Etichetta con dosi in cucchiai
Sulle etichette dei prodotti, invece, è più comune trovare indicazioni pratiche basate sul numero di cucchiai da sciogliere in una determinata quantità d’acqua. Questo metodo è più comodo, perché non richiede l’uso di una bilancia, ma risulta meno preciso, poiché la dimensione dei cucchiai e il modo in cui vengono riempiti (rasi o colmi) possono variare. Alcuni contenitori contengono misurini, attenzione che potrebbero essere decisamente più capienti rispetto ad un cucchiaio. Le soluzioni più concentrate tendono ad essere più efficaci e agiscono più rapidamente, ma in alcuni casi possono risultare eccessivamente aggressive e quindi inadatte.
Come diluirlo correttamente
Di seguito illustriamo come diluire correttamente l’acido citrico sia se si possiede una bilancia che utilizzando i cucchiai. Usa una bottiglia o un contenitore più capiente rispetto al quantitativo d’acqua in modo da aver spazio per aggiungere l’acido citrico (che ha un certo volume), riuscire a mescolare ed eventualmente di aggiungere lo spruzzino. Quindi per una soluzione base al 10% se usi 500 ml di acqua ti servirà una bottiglia da 750 ml, per riuscire ad aggiungere 50 grammi di acido citrico in polvere (che corrispondono circa a 4 cucchiai (ogni cucchiaio raso contiene circa 12 grammi, uno colmo arrivare a 15).
Quando prepari una soluzione da usare nel tempo, ricordati di scrivere sul flacone il contenuto e la diluizione. Se prepari una soluzione da usare sul momento, meglio limitare le dosi: considera che un bicchiere da tavola medio contiene circa 200 millilitri.
Concentrazione | Dosi con bilancia | Dosi con cucchiai per bicchiere |
---|---|---|
10% | 100 g in 1 litro d'acqua | circa 2 cucchiai rasi in un bicchiere da 200 ml |
15% | 150 g in 1 litro d'acqua | 2/3 cucchiai in un bicchiere |
20% | 200 g in 1 litro d'acqua | 4 cucchiai in un bicchiere |
Soluzioni pronte vs fai-da-te
Esistono prodotti commerciali in forma liquida contenenti acido citrico, ma se si acquista l’acido citrico anidro puro in polvere e si prepara in autonomia la soluzione si ha un maggiore controllo sulla concentrazione, si risparmia e si riducono gli imballaggi. Alcune confezioni di acido citrico contengono un misurino dosatore che facilita la preparazione ed evita di utilizzare la bilancia, attenzione che il misurino potrebbe essere decisamente più capiente di un cucchiaio, quindi prestate la dovuta attenzione quando preparate la soluzione. Vediamo, a seconda dell’uso, quale concentrazione occorre e che quantitativo di soluzione preparare.
Come usare l'acido citrico per pulire la macchina del caffè
Per decalcificare la macchina del caffè, serve versare una soluzione al 5-7% nel serbatoio e avviare un ciclo completo. Controlla la capienza del serbatoio della tua macchina del caffè e prepara solo la soluzione necessaria: se il serbatoio contiene 500 ml di acqua aggiungi 25-35 g di acido citrico (circa 2-3 cucchiai colmi). Poi segui le istruzioni. Successivamente, risciacqua con acqua pulita per eliminare eventuali residui.
Come usarlo per pulire la doccia
Per vetri e specchi le indicazioni sono una soluzione al 10% circa da spruzzare, lasciare agire per alcuni minuti e poi risciacquare. Questo aiuta a rimuovere il calcare e a prevenire la formazione di muffa. Rispetto ai prodotti specifici però la soluzione scivola rapidamente quindi è bene dotarsi di uno spruzzino che vaporizzi bene oppure aumentare la concentrazione. Inoltre l'acido citrico è efficace nella rimozione del calcare, ma non agisce su incrostazioni di sapone e sporco, quindi non è adatto per una pulizia completa del box doccia. Attenzione a non usarlo per pulire legno e marmo o pietre. Se invece si vuole preparare una soluzione anticalcare per immergere aeratori dei rubinetti, soffioni doccia e pulire piani doccia incrostati considera una soluzione al 15-20%.
Come pulire la lavastoviglie con l'acido citrico
In generale per pulire la lavastoviglie non è utile usare l’acido citrico perché la presenza del filtro addolcitore fa sì che non vi siano accumuli di calcare nell’elettrodomestico. Se ci sono tracce di calcare e si desidera una pulizia più profonda è possibile versare 1 litro di soluzione al 15% nel fondo della lavastoviglie e avviare un ciclo a vuoto ad alta temperatura. Ricordati anche di controllare e rabboccare il sale per rigenerare le resine dell’addolcitore.
L’acido citrico è spesso indicato anche come sostituto del brillantante lavastoviglie: prepara una soluzione sciogliendo 2 cucchiai abbondanti in un bicchiere d’acqua (200 ml) ovvero una soluzione al 15% e versarla direttamente nello scomparto del brillantante, potrai evitare di acquistare il prodotto commerciale. Attenzione però: l'acido citrico non ha la stessa funzione del brillantante, non forma la patina che evita il rideposito delle gocce d'acqua e le fa evaporare più in fretta durante l’asciugatura, quindi potresti non essere soddisfatto del risultato.
Come utilizzarlo per pulire la lavatrice
Curalavatrice o disincrostante lavatrice possono essere sostituiti da soluzione di acido citrico al 18-20%. Versa 500 ml in cui avete sciolto circa 100 grammi oppure 8-9 cucchiai rasi direttamente nella vaschetta del detersivo per poi effettuare un ciclo a 60 °C circa una volta ogni 3 mesi (a mesi alterni se l’acqua è molto dura). Attenzione a non superare la concentrazione del 20-25% (oltre una certa percentuale l'acido citrico non si scioglie più e la soluzione diventa aggressiva). Questo aiuta a eliminare residui di detersivo e calcare e a tenere la lavatrice pulita al meglio.
E usare una soluzione di acido citrico al posto dell’ammorbidente? L'acido citrico viene suggerito perché neutralizza l'alcalinità del lavaggio causata dal detersivo, la concentrazione dipende dalla durezza dell’acqua. Per acqua poco dura basta soluzione al 5-10% se l’acqua è dura o molto dura è possibile salire con la concentrazione fino al 15-20. Sulle confezioni dei prodotti si può trovare da 1 cucchiaio direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente, attenzione però che potrebbe non solubilizzarsi a dovere, è sempre preferibile preparare prima una soluzione sciogliendo 150 grammi di acido citrico in 1 litro d’acqua. Con la soluzione così preparata di acido citrico al 15%, basterà versarne 100-150 ml nella vaschetta dell’ammorbidente, oppure prepara solo il quantitativo necessario aggiungendo sciogliendo 1 cucchiaio raso in mezzo bicchiere d’acqua). Trovare la dose ottimale non è semplice, perché dipende dalla durezza dell’acqua e dal numero di litri d’acqua utilizzati dalla propria lavatrice.
Se il risultato ti soddisfa, avrai trovato una valida alternativa ecologica all’ammorbidente commerciale. L’acido citrico come ammorbidente, però, ha avuto risultati molto scarsi in morbidezza nel nostro ultimo test in laboratorio: alla prova del tatto su asciugamani di spugna, l’effetto ammorbidente di una soluzione di acido citrico non è affatto percepibile ed è molto lontano dai risultati di un ammorbidente commerciale. Anche il costo dell’acido citrico come ammorbidente non è vantaggioso.
Come pulire un wc incrostato da anni con acido citrico
Anticalcare per wc: versare 2-3 cucchiai rasi e a seguire 750 ml di acqua calda e lasciare agire durante la notte. Al mattino, strofinare con una spazzola e tirare lo sciacquone. Ripetere se necessario per rimuovere incrostazioni persistenti. Se le incrostazioni sono molto importanti ad esempio perché lo sciacquone perde o perché il WC non è pulito a fondo da anni, è possibile usare una soluzione più forte (maneggiatela con guanti e occhiali). L’acido citrico è efficace, economico, a basso rischio di reazioni indesiderate se utilizzato correttamente (l'acido citrico pure è irritante), inodore e ha un impatto ambientale molto più basso degli altri detersivi e detergenti e anche 50 volte minore rispetto a quello dell’aceto o altre alternative fai da te.
Se in bagno gli scarichi sono rallentati o parzialmente otturati, si può preparare un disgorgante a base di acido citrico: con 3 cucchiai rasi di acido citrico (circa 35 g) un bicchiere di acqua calda (circa 200 ml) lasciati agire per qualche ora. Dopo aver sciacquato, se è ancora parzialmente otturato si può provare a versare 100 gr di bicarbonato (che agisce sul grasso) e 500 ml di acqua. Attenzione non mescolare acido citrico e bicarbonato perché l’efficacia si annulla. Se lo scarico è bloccato e la soluzione con acido citrico seguito dall’uso del bicarbonato sono troppo blande, provare con altri metodi per sturare il lavandino.
Torna all'inizioDove si compra l'acido citrico?
Qualche anno fa era un prodotto disponibile solo nei negozi di giardinaggio e bricolage, oggi lo si trova facilmente sia nei negozi fisici che online.
Acido citrico in farmacia, supermercato o online
L’acido citrico anidro puro si acquista al supermercato, nei negozi dedicati a detersivi, detergenti, cosmetici (Tigotà, PiùMe, Acqua&Sapone), nei negozi che vendono prodotti sfusi (negozio leggero, sfuso shop,..), infine è facilmente reperibile online. L'acido citrico è disponibile anche in farmacia e nei negozi di bricolage. Può essere acquistato in polvere o in granuli, spesso in confezioni da 500 g o 1 kg. Online si possono acquistare anche confezioni da diversi kg che consentono un notevole risparmio.
Quanto costa?
Il prezzo dell'acido citrico varia in base alla quantità, al formato e al punto vendita: i prodotti in bustine oppure in confezioni dedicate ad uno specifico uso (per lavastoviglie, per bucato etc) sono più cari, ma se si prendono confezioni di acido citrico da 500 g o 1 kg è possibile risparmiare (il pacco da 500 g si trova a partire da 5-6 euro). Online, i prezzi partono da circa 5,90 € per 1 kg.
Torna all'inizioConclusione
Tra i tanti prodotti per la pulizia, l’acido citrico si distingue per efficacia, semplicità d’uso e sostenibilità.