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Vendite porta a porta: come tutelarsi e fare una segnalazione

Ci propongono, a casa o per strada, aspirapolveri, enciclopedie, materassi, contratti di luce e gas. Ma come funzionano questi tipi di vendite e quali tutele ci sono per i consumatori? Facciamo chiarezza.

Con il contributo esperto di:
19 febbraio 2025
Vendita porta a porta

Quando ci viene proposto di acquistare qualcosa come libri, materassi, contratti di luce e gas, computer, aspirapolveri o corsi di formazione, i prezzi sono alti e l’approccio aggressivo. Sono le cosiddette “vendite fuori dai locali commerciali” cioè vendite sollecitate nelle case, per strada, in ufficio, in palestra, e in altri luoghi in cui il potenziale cliente si reca per motivi di lavoro, studio o cura. Queste vendite, perfettamente legali ma insidiose per le modalità invasive con cui vengono proposte ai consumatori che rischiano di firmare frettolosamente un contratto e senza valutarne la convenienza, devono sottostare a regole severe pensate per garantire al consumatore stesso tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione di acquisto e la possibilità di recedere entro un termine minimo di 14 giorni. Ciò nonostante, la tutela non si applica a tutti i contratti e la truffa è sempre in agguato. Vediamo quali garanzie ci sono per i consumatori, quali situazioni sono tutelate e quali restano fuori, come comportarsi di fronte ad un’offerta di vendita proposta fuori dai locali commerciali e quando sospettare una truffa.

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Cosa prevede la legge

Il venditore entra in casa del cliente o lo avvicina durante un viaggio organizzato rendendo più difficile per il consumatore mettere fine all’interazione con il professionista. In altri casi, la vendita è proposta per strada o in un contesto inaspettato, il che non consente al cliente di informarsi sul prodotto e sul venditore. Per i contratti conclusi con queste modalità, la legge prevede a carico del venditore l’obbligo di rilasciare un contratto scritto e vieta di utilizzare cambiali che scadono durante il periodo utile a recedere, infine per molti di questi contratti il consumatore può invocare il recesso entro 14 giorni.

Informazione prima di tutto

Prima che il contratto diventi vincolante, il venditore deve informare per iscritto il consumatore sugli elementi più importanti dell’accordo e su tutti costi legati al contratto. Se il professionista omette di dichiarare eventuali spese o costi aggiuntivi compresi i costi della restituzione dei beni, il consumatore non deve sostenerli.

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Garanzie dei prodotti

Anche la Garanzia fornita sui prodotti proposti deve essere esplicitata, a questo proposito ricordiamo che tutti i beni venduti a un consumatore, indipendentemente dalla modalità, sono coperti dalla garanzia di conformità di almeno due anni. Quindi anche i beni e servizi venduti fuori dai locali commerciali sono accompagnati dalla garanzia obbligatoria per legge alla quale si possono aggiungere altre garanzie rilasciate volontariamente dal venditore o dal produttore del bene.

Le informazioni obbligatorie riguardano:

  • le caratteristiche principali dei beni o servizi anche digitali, il prezzo totale comprensivo delle imposte, le eventuali spese di spedizione, consegna o postali e ogni altro costo;
  • la durata del contratto, le modalità di pagamento, consegna ed esecuzione, la data entro la quale il professionista si impegna a consegnare i beni o a prestare i servizi e, se del caso, il trattamento dei reclami da parte del professionista; 
  • la garanzia legale e commerciale, l’assistenza postvendita;
  • l’esistenza di codici di condotta e di procedure per i reclami e per dirimere le controversie;
  • l'identità del professionista, il suo indirizzo geografico, il numero di telefono e l'indirizzo elettronico. E se diverso anche l'indirizzo presso il quale il consumatore può indirizzare eventuali reclami; 
  • tutte le informazioni per esercitare il recesso, se previsto e gli eventuali costi per restituire il prodotto.

Tutte queste informazioni vanno rilasciate su carta e solo se il consumatore è d’accordo queste informazioni possono essere rilasciate su un supporto digitale durevole. Alla fine delle trattative il venditore deve consegnare al consumatore il contratto scritto o la conferma dell’ordine.

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Diritto di recesso

Se il consumatore si rende conto di avere sottoscritto un contratto d’impulso o di avere acquistato un prodotto che non gli serve, ha diritto di recedere. Il periodo di ripensamento decorre dalla firma del contratto o dal ricevimento del prodotto e dura 14 giorni, ma arriva fino a 30 nel caso di vendite che avvengono durante gite organizzate dal venditore e nelle ipotesi in cui il venditore si presenti al domicilio del consumatore senza invito. 

Quando potrebbero esserci problemi con il recesso

Purtroppo, il diritto di recesso incontra parecchi limiti perchè si applica solo se il corrispettivo è superiore a 50 euro: se si stipulano contestualmente più contratti  tra le medesime parti, il calcolo si fa sul totale di quello che il consumatore deve pagare, indipendentemente dall'importo dei singoli contratti. Il recesso è escluso anche nei seguenti casi:

  • nei contratti di servizi se la prestazione è stata completamente eseguita ma solo se l'esecuzione è iniziata con l'accordo espresso del consumatore che è stato informato che una volta eseguita la prestazione avrebbe perso il diritto di recesso;
  • per la fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni nel mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare e che possono verificarsi durante il periodo di recesso (ad esempio vendita di metalli preziosi soggetti alle fluttuazioni di mercato);
  • per l’acquisto di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati;
  • per l’acquisto di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
  • per l’acquisto di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna (es. mascherine);
  • per l’acquisto di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni (es. colla bicomponente se mescolata);
  • per la fornitura di bevande alcoliche, il cui prezzo sia stato concordato al momento della conclusione del contratto di vendita, la cui consegna possa avvenire solo dopo trenta giorni e il cui valore effettivo dipenda da fluttuazioni sul mercato che non possono essere controllate dal professionista (ad esempio vini da collezione che si acquistano ancora in botte);
  • per lavori urgenti di riparazione o manutenzione. (Sono invece inclusi nel recesso i servizi e i beni, diversi da quelli richiesti e i pezzi di ricambio necessari per le riparazioni, che non sono stati richiesti specificamente dal consumatore);
  • per le registrazioni audio o video sigillate o software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna;
  • per la fornitura di giornali, periodici e riviste ad eccezione dei contratti di abbonamento per la fornitura di tali pubblicazioni;
  • nei contratti conclusi in occasione di un'asta pubblica; 
  • nella fornitura di alloggi per fini non residenziali, il trasporto di beni, i servizi di noleggio di autovetture, i servizi di catering o i servizi riguardanti le attività del tempo libero qualora il contratto preveda una data o un periodo di esecuzione specifici;
  • nella fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l'esecuzione è iniziata con l'accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso.
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Come riconoscere una truffa

Accanto a venditori corretti ci sono anche veri e propri malviventi che si fanno passare per venditori, si possono incrociare per strada quando vi fermano per un sondaggio, o un’intervista, e vi chiedono una firma: “senza impegno”, oppure bussano alla vostra porta senza preavviso e cercano di vendervi prodotti scadenti e costosi, o ancora s’introducono nella vostra abitazione per rubare oggetti o carpire informazioni.

Le vittime sono soprattutto persone anziane e i giovanissimi, persone che non parlano bene l’italiano o, più semplicemente, persone che non riescono a farsi valere intimidite dall’abilità del “venditore”.

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Consigli pratici per tutelarsi durante una vendita porta a porta

Tutelarsi da possibile truffe in una vendita fuori dai locali commerciali è possibile seguendo alcuni consigli pratici.

Non lasciate entrare in casa persone di cui non conoscete l’identità e che non siano di vostra fiducia

Nel dubbio prendete tempo e fissate un appuntamento per un altro momento e fate in modo di non essere soli in casa.
Se una ditta si presenta per cambiare valvole termostatiche, o qualsiasi altro elemento dei vostri impianti adducendo che è previsto dalla legge o dall’amministratore di condominio verificate che sia vero.

Verificate l’identità del venditore

L'impresa che si avvale di venditori a domicilio deve rilasciare alle persone incaricate un tesserino di riconoscimento numerato e aggiornato annualmente che il venditore deve tenere in vista durante la vendita. Il tesserino deve contenere le generalità e la fotografia dell'incaricato, l'indicazione a stampa della sede e dei prodotti oggetto dell'attività dell'impresa, il nome e la firma del responsabile dell'impresa. Non esitate a chiamare l’azienda in caso di dubbio sulla persona che avete di fronte.

Non comunicate informazioni sensibili

Non date informazioni personali, sulla vostra salute o sulla vostra situazione economica, non condividete dati bancari.

Non firmate

Sembra superfluo ma è utile ribadirlo: non firmate nulla senza prima avere letto e compreso che tipo d’impegno state prendendo. Attenzione anche alle richieste di finanziamento che spesso accompagnano queste vendite; sono particolarmente insidiose poiché, in caso di recesso, il cliente deve vedersela anche con la finanziaria che ha concesso il prestito. Non firmate assegni postdatati o cambiali a breve scadenza. In caso di dubbio rimandate.

Richiedete e conservare la documentazione di acquisto

Come già detto, il venditore deve rilasciare per iscritto tutte le informazioni che riguardano il vostro acquisto, controllate che ci sia tutto compresi i riferimenti per rintracciare il venditore.

Chiedete aiuto

Se il venditore diventa insistente o aggressivo, chiamate aiuto e non esitate a chiamare la polizia. Ogni comportamento aggressivo o illecito va segnalato alle forze di polizia e ogni comportamento scorretto va segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

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