5 cose da sapere prima di chiedere un prestito (per non farsi fregare)
Stai pensando di richiedere un prestito personale? Ecco 5 consigli pratici per scegliere l’offerta giusta, evitare brutte sorprese, tutelare i tuoi diritti e risparmiare sui costi del finanziamento.

In questo articolo
1. Confronta più offerte e scegli in base al TAEG
Quando si parla di prestiti, il primo consiglio è anche il più importante: non fermarti alla prima proposta che ricevi. Anche se ti rivolgi alla tua banca di fiducia, non è detto che l’offerta sia davvero la più vantaggiosa. Oggi il mercato è molto competitivo e sono tanti gli operatori – anche online – che erogano prestiti a condizioni più favorevoli, senza nemmeno richiedere l’apertura di un conto corrente o la sottoscrizione di altri servizi presso di loro. Per scegliere il prestito che fa per te, puoi utilizzare il nostro servizio di comparazione tra le varie offerte sul mercato e trovare quella più conveniente.
Confronta i prestiti personali
Per confrontare correttamente le offerte, il parametro da guardare è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). A differenza del TAN (Tasso Annuo Nominale), che indica solo gli interessi sul capitale prestato, il TAEG comprende tutti i costi obbligatori del prestito: spese di istruttoria, costi di incasso rata, bolli e imposte ecc.
Attenzione alle pubblicità ingannevoli: a volte il TAEG viene messo in piccolo in fondo alla pagina, mentre viene enfatizzato solo il TAN. Questo può portare a valutazioni errate. Leggi con attenzione, confronta più preventivi e usa il nostro strumento di simulazione se necessario.
Torna all'inizio2. Chiedi sempre il modulo IEBCC, EBIC o SECCI
Un altro strumento fondamentale per orientarti tra le diverse offerte di prestito è il modulo IEBCC (Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori), conosciuto anche come EBIC o SECCI. È un documento standard, valido in tutta l’Unione Europea, che fornisce una panoramica completa, chiara e uniforme delle condizioni del prestito. Cosa contiene? Il modulo riporta:
- l’importo totale del credito;
- la durata;
- il numero e l’importo delle rate;
- il TAN e il TAEG;
- eventuali garanzie richieste (come polizze assicurative);
- penali per ritardo o per estinzione anticipata;
- tutte le altre condizioni essenziali.
La forza di questo modulo è che è uguale per tutti gli operatori: così puoi confrontare diverse offerte in modo oggettivo, senza dover decifrare contratti complessi o presentazioni poco trasparenti. È tuo diritto ricevere il modulo senza dover firmare nulla o lasciare i tuoi dati personali o reddituali. Se un operatore ti dice il contrario, sta violando la normativa.
Torna all'inizio3. Leggi bene il contratto prima di firmare
Firmare un contratto di prestito è un impegno serio: significa assumersi l’obbligo di restituire una somma di denaro, con gli interessi, entro tempi prestabiliti. Ecco perché è fondamentale leggere con attenzione ogni singola clausola del contratto prima di firmarlo. Non lasciarti scoraggiare se il documento è lungo o scritto in termini poco familiari: prenditi il tempo necessario per capirlo, e chiedi chiarimenti su tutto ciò che non ti è chiaro. Puoi anche chiedere una copia del contratto in anticipo, prima della firma, per esaminarlo con calma. La legge te lo consente, e l’operatore è tenuto a fornirlo gratuitamente. Ricorda: nessuna clausola può essere applicata se non è scritta nel contratto. Se qualcosa ti è stato detto solo a voce, non ha valore legale. Torna all'inizio4. Puoi sempre estinguere il prestito in anticipo
Una delle maggiori garanzie previste dalla legge a tutela del consumatore è la possibilità di rimborsare il prestito in anticipo, anche parzialmente, rispetto alla scadenza prevista. Questo può tornare utile se, ad esempio, ricevi un’entrata imprevista o decidi di liberarti prima dei tuoi debiti per ridurre il costo totale del prestito. In questi casi, la banca o la finanziaria può chiedere una commissione, ma ci sono limiti ben precisi:
- massimo 1% dell’importo rimborsato anticipatamente;
- massimo 0,5% se mancano meno di 12 mesi alla fine del prestito.
E ci sono casi in cui la penale non si può proprio applicare, come:
- per i prestiti a tasso variabile;
- se il debito residuo è pari o inferiore a 10.000 euro.
Se ti dicono che non puoi estinguere il prestito o ti propongono penali fuori norma, non accettare e chiedi spiegazioni per iscritto.
Torna all'inizio5. In caso di problemi, fai un reclamo (e segnalalo se serve)
Purtroppo può capitare di imbattersi in comportamenti scorretti, come:
- l’obbligo di acquistare una polizza assicurativa per ottenere il prestito;
- la mancata trasparenza sulle condizioni;
- l’applicazione di costi non previsti.
In questi casi, hai diritto di reagire e di far valere i tuoi diritti. Se la banca o la finanziaria ti obbliga a sottoscrivere una polizza per accedere al finanziamento, si tratta di una pratica scorretta che può essere segnalata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust).
Per qualsiasi problema, puoi presentare un reclamo scritto alla sede centrale dell’operatore (l’indirizzo è indicato sul contratto). La banca è tenuta a rispondere entro 30 giorni. Se non lo fa, o se la risposta non è soddisfacente, puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), un organismo indipendente che risolve le controversie tra clienti e istituti finanziari, in modo semplice, gratuito e senza bisogno di un avvocato.
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